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Chiesa Parrochiale di San Martino

Dedicata al patrono del paese, San Martino, la cui statua s’innalza sopra il portone d’ingresso, la chiesa parrocchiale rappresenta uno dei più importanti esempi di architettura e di pittura barocca dell’area. Sulla piccola piazzetta del municipio si affaccia la possente facciata, le cui colonne, lesene e timpani dai cornicioni aggettanti creano giochi di luce e ombra.
L’architetto Michelangelo Garove, seguendo lo stile guariniano, progetta una chiesa dall’architettura vigorosa, che si modula attraverso effetti chiaroscurali e volumi poderosi.
L’interno, a navata unica, con cappelle laterali comunicanti, custodisce preziose testimonianze artistiche, pale d’altare, affreschi e arredi sacri. Tra le tele, pregevole è la pala dell’altare maggiore, opera dell’artista di Canelli Giovanni Carlo Aliberti (1662-1740), raffigurante la Madonna con Bambino e i SS. Martino e Crispino. Di impianto barocco l’opera è caratterizzata da una struttura piramidale, animata dal movimento aggettante dei due Santi in primo piano che fanno da corona alla Vergine assisa su una nuvola, con il Bambino in braccio. Attribuito allo stesso autore è l’affresco della cupola presbiteriale, raffigurante Il trionfo di San Martino.
La volta della navata centrale è stata dipinta da Luigi Morgari nel 1880: ripartita in quattro fasce, ognuna delle quali narranti un episodio della vita di San Martino. Sempre dello stesso autore la pala dell’altare della prima cappella di sinistra: Il Battesimo di Gesù.
La chiesa è irradiata dalla luce naturale che trapela dalle aperture laterali, che conferiscono all’edificio un’ambrata luminosità, che risalta la bellezza dei dipinti e degli affreschi.