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Residenze storiche ed artistiche

Palazzo Falletti - Cordero
Costruito dai Falletti, feudatari di La Morra, verso la meta del XVIII sec., appartiene alla famiglia Cordero di Montezemolo dalla metà del XX sec., quando si estinse il casato dei Falletti.
Sulla sinistra è addossata la cappella gentilizia della Madonna del Buon Consiglio; sulla parete è murato lo stemma in pietra di Bonifacio Falletti. Nelle sue cantine venne vinificato il primo Barolo di La Morra.
Ospedale Santissimo Crocifisso
Il palazzo, ora casa di riposo, venne costruito nel 1829 come nuovo e più ampio ospedale per volontà della Comunità di La Morra in sostituzione del preesistente. La facciata anteriore, in cotto, presenta linee armoniche e austere; la facciata posteriore, sul cortile, si rifà agli stili del Settecento, con portico, loggiato e timpano.

Antico palazzo Falletti (Cantina Comunale)
Sui ruderi del castello medioevale abbattuto verso la metà del XVI secolo sorse il palazzo dei Falletti, feudatari di La Morra. Più volte rimaneggiato, conserva al piano nobile un salone con soffitto ligneo a cassettoni e alcune stanze con volte a crociera adibite ad aule scolastiche. Al piano terra, nelle scuderie, ha sede la Cantina Comunale.

Palazzo delle Scuole
Il sito ospitava parte dell’antico palazzo dei Falletti, feudatari di La Morra, costruito sui ruderi del castello medioevale abbattuto verso la metà del XVI secolo. L’edificio venne ceduto a privati cittadini allorquando i Falletti costruirono il nuovo palazzo in via XX Settembre nel XVIII secolo. All’inizio del XX secolo l’edificio venne demolito per costruirvi l’attuale caseggiato delle Scuole, col concorso unanime della popolazione. Il palazzo delle Scuole venne inaugurato nel 1914.

I Bastioni
Il castello di La Morra, abbattuto nel XVI secolo, era circondato da alte mura in pietra e mattoni. I Bastioni, in parte ricostruiti nel XIX e XX secolo, testimoniano ciò che rimane delle mura medioevali. Le due rampe di strada in ciottoli del fiume Tanaro portano alle due antiche porte di accesso, la porta del Borghetto (inferiore) e della Cittadella (superiore). Il muro più alto prende il nome di Bastione del Ciaplass per il masso sporgente.

Casa Massobrio-Boffa
L’edificio, risalente al XV secolo, fu più volte rimaneggiato. Della struttura originale conserva parte della facciata in cotto con finestra ogivale e fregio in mattoni d’impronta rinascimentale.
Il centro storico di La Morra risale all’inizio del XIII secolo, quando gli abitanti di Marcenasco (attuale Annunziata di La Morra) risalirono la collina per costruire un nuovo borgo.

Palazzo del Comune
Il palazzo del Comune, ricostruito nel 1765, venne rimaneggiato nel XX secolo. Conserva un soffitto ligneo a cassettoni nella sala del Consiglio. Fu anche sede delle prime Scuole Elementari.
Nell’edificio preesistente furono firmati, nel 1402, gli Statuti di La Morra, un corpo di leggi che regolavano i rapporti fra i cittadini e i Falletti, signori del luogo, nonché l’amministrazione della giustizia.

Ex convento delle Suore Luigine.
Il palazzo fu costruito alla fine del XVIII secolo dalla famiglia Roggeri. Nel 1846 passò alla congregazione delle Suore Luigine, nate a La Morra nel 1815 e in cerca di un edificio capiente. L’ala ovest risale alla fine del XIX secolo. L’antica cappella delle suore, dove ufficiò il venerabile Don Rubino, loro fondatore, è stata trasformata in sala pubblica.

Casa Savio
La casa venne costruita agli inizi del XX secolo dai Savio, una famiglia di artisti-decoratori. Giovanni Savio (1863-1950), il più noto di essi, decorò palazzi e castelli di Langa (La Morra, Novello, Verduno) e le sale del casinò di Montecarlo. In questa casa dipinse il grande pavone in stile liberty sulla facciata e figure mitologiche in stile pompeiano negli interni.

Asilo infantile
L’edificio fu eretto nel 1857 per ospitare l’asilo infantile. Da allora è frequentato dai bimbi di La Morra. Le facciate sono originali, mentre gli interni hanno subito leggere modifiche per adattarli alle norme scolastiche.

Casa Gabetti
Il palazzo, risalente al XVII secolo, conserva di quell’epoca le cantine con volte di mattoni. Le decorazioni della facciata risalgono alla prima metà del XX secolo.
In essa soggiornò Giuseppe Gabetti (Torino, 1796; La Morra, 1862), direttore della musica dei balli del Teatro Regio di Torino. Egli compose la Marcia Reale (1834) che fu inno nazionale dal 1861 fino all’avvento della Repubblica, nel giugno1946.

Ala del mercato
Il portico, costruito agli inizi del 1900, ospitò il mercato del lunedì fino agli anni Sessanta. Conserva un ciclo di pitture murali dell’artista contemporaneo Riccardo Assom, dedicate alla vite e al vino. Attualmente vi è collocato l’ufficio del turismo.